“E se l’architettura diventasse complice dei nostri desideri?” (da: Domus 1068)
Il patrimonio edilizio odierno, oggetto di costante attenzione sotto il profilo dell’efficienza energetica, appare spesso distante dalle esigenze degli abitanti e dal loro wellbeing, benessere psicofisico, oggetto di rinnovate riflessioni e ricerche nel campo architettonico. La qualità dell’abitare è diventata prioritaria in una società in continuo mutamento, dove i nuclei famigliari si sono diversificati nella loro articolazione e numero di componenti. La pandemia ha esacerbato queste esigenze già oggetto di sperimentazioni e politiche, evidenziando la necessità di spazialità più complesse e flessibili, sia all’interno della singola unità abitativa, che nei loro sistemi di aggregazione. La green transition può essere occasione per indagare e sperimentare nuovi approcci per il progetto dell’abitare, con particolare attenzione al social housing.
Il corso intende mettere in relazione gli aspetti psico-sensoriali ed emozionali che possono contribuire al benessere degli abitanti della casa, all’interno della homefullness, trasposizione nell’interior design del concetto di mindfullness. Dopo una discussione con psicologi esperti sul tema, saranno proposte ed analizzate soluzioni progettuali che possano contribuire a creare le condizioni per una percezione di piacevolezza e appartenenza dello spazio abitato.