Per avvicinare e appassionare i cittadini all’architettura, alla città e al territorio la Fondazione propone dal 2012 visite guidate a Torino e dintorni.

Nel 2012 la Fondazione inaugura un nuovo strumento per avvicinare e appassionare i cittadini ai temi legati all’architettura, alla città e al territorio: le visite e i viaggi guidati, un’occasione per conoscere con i propri occhi edifici, quartieri e parchi.
Si spazia dall’architettura di interni al paesaggio, dagli interventi nel centro storico alle trasformazioni delle periferie, dagli edifici del secolo scorso alle opere ancora in fase di costruzione, dalle visite fuori porta ai viaggi intercontinentali.
Varia anche la modalità con cui i tour possono essere percorsi: a piedi, di corsa, in bicicletta, in bus, talvolta mescolando gli aspetti architettonici a quelli enogastronomici.

Langhe / Edizione 2025

Langhe: paesaggi del lavoro
21 marzo 2025
Scadenza iscrizioni: 27 febbraio 2025

Le Langhe, territorio un tempo di povertà e di lavoro duro, di vino ruvido e campagna difficile, ha saputo costruirsi nel corso dei decenni un’identità che è partita dalle radici e con la caparbietà tipica dei suoi abitanti ha mutato il proprio destino, puntando sull’industria di eccellenza e sulla lavorazione del vino di alta qualità come assetto economico trainante. Certamente il paesaggio peculiare ha contribuito fortemente a questo vero e proprio cambiamento di paradigma, ma molto ha fatto la capacità di vedere con occhi nuovi ciò che era sempre stato a disposizione di chi in quelle terre viveva. L’ingresso nella lista dei siti UNESCO come “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, avvenuto nel 2014, ha suggellato definitivamente la rinnovata immagine che si andava proponendo al mondo.

Il tour proposto si concentra da una parte su una realtà innovativa, sia per il contenuto che per la forma: in questa terra a vocazione imprenditoriale si insedia un hub di ‘scambio delle conoscenze’, in cui le aziende, gli enti pubblici, possono entrare in un ‘ecosistema di innovazione’. Una filosofia incentrata sulla messa in rete di conoscenze ed esperienze che trova espressione fisica in un campus progettato dallo studio Nemesi Architects in cui l’architettura contemporanea sostiene e accompagna le idee, estendendosi sul territorio e integrandolo fino a diventare tutt’uno con esso. Dall’altra il percorso si rivolge a due esempi di quel fenomeno di raffinamento della produzione vitivinicola che vede nelle cantine il fenomeno evidente dove, ancora una volta, l’architettura gioca un ruolo importante, sia sotto il profilo produttivo che mediatico. Ne parleremo con Gianni Arnaudo, progettista eclettico e pop, autore di Vite colte e de L’Astemia Pentita.

Baltic Express / Edizione 2025

ISCRIZIONI CHIUSE!

Baltic Express: architettura e anima del nord
22-25 maggio 2025
Scadenza iscrizioni: 20 febbraio 2025

Helsinki e Tallinn si affacciano come due silenziosi guardiani all’imbocco del tratto di Mar Baltico che unisce la storia di più Paesi. Da una parte la capitale della Finlandia, il Paese europeo a cui l’ONU ha assegnato per il settimo anno consecutivo il titolo di ‘Paese più felice del mondo’, dove una dimensione urbana, che richiama accenti intimi e domestici (nonostante il clima spesso inclemente), accosta architetture a volte particolarmente esuberanti a un’attenzione allo spazio pubblico che denuncia apertamente l’altro grado di senso civico della popolazione e in cui si legge apertamente l’evidente eredità culturale della lezione di Aalto. Dall’altra Tallinn, piccola realtà in un piccolo Paese ormai da tempo entrato a far parte dell’Unione Europea, che ad un nucleo storico patrimonio dell’UNESCO ha saputo aggiungere e sovrapporre interventi contemporanei in grado di trovare la giusta commistione per volgere il proprio spirito al futuro. Da una parte e dall’altra, tra foreste immense, laghi e fiordi e il mare quale elemento sempre all’orizzonte, ci sembra di intravedere la presenza di quelle ‘anime baltiche’ che Jan Brokken ha chiamato a raccolta e che ci racconta di popoli abituati alla sobria concretezza che non di rado è in grado di avvicinarsi alla bellezza.

Un viaggio che intende portare a confronto le due realtà per scoprire le affinità, ma anche le declinazioni della comune matrice che ne fanno due fenomeni simili eppure, a loro modo, originali nel panorama dell’architettura contemporanea europea.

© Bibliotheque Nationale, Salle Labrouste. Ph Paolo Giordano
© ZAC Seguin, 2017. Ph Paolo Giordano
© ZAC Clichy, Batignolles, 2017. Ph Paolo Giordano
© Bourse de Commerce, Ando, 2022. Paolo Giordano
© ZAC Clichy, Batignolles, 2017. Ph Paolo Giordano
© Ville Savoye, Le Corbusier, 1931. Silvia Brunello
© Ville Savoye, Le Corbusier, 1931. Ph Paolo Giordano
© Ville Savoye_Le Corbusier, 1931. Ph. Emilia Sandu
© Tribunal de Grand Instance, RPBW, 2017. Ph Paolo Giordano
© Tpour Duo, Nouvel, 2021. Marzia Bertello
© Studio LAN, Interni. Ph Graziano Pelagatti
© Studio LAN, Interni. Ph Daria Costantini
© Studio LAN, Interni. Ph Graziano Pelagatti
© Studio LAN, Copertura. Ph Graziano Pelagatti
© Sorbonne Nouvelle, de Portzamparc, 2022. Ph Paolo Giordano
© Sorbonne Nouvelle, de Portzamparc, 2022. Ph Paolo Giordano
© Philarmonie, Nouvel, 2015. Ph Paolo Giordano
© Le Monde, Snohetta, 2022. Ph Paolo Giordano
© La Seine Musicale, Shigeru Ban, 2017. Ph Graziano Pelagatti
© Fondation Louis Vuitton, Gehry Partners, 2017. Ph Paolo Giordano
© Fondation Louis Vuitton, Gehry Partners, 2017. Ph Paolo Giordano
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Paola Masoero
© Foto di Gian Paolo Cirniglia
© Foto di Cristina Giacomazzi
© Foto di Cristina Giacomazzi
© Foto di Silvia Brunello
© Foto di Silvia Brunello
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Julien Darquennes
© Foto di Adamo Robasto
© Foto di Gian Paolo Cirnigliaro
© Foto di Gian Paolo Cirnigliaro
© Foto di Gian Paolo Cirnigliaro
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Paola Masoero
© Foto di Paolo Giordano
© Foto di Alessandra Guerrisi

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