Giovedì 16 luglio 2015
Film Commission Torino Piemonte, Sala Il Movie
Via Cagliari 42, Torino
Solano Benítez, nato ad Asunción, in Paraguay, nel 1963 e laureatosi presso la Scuola di Architettura dell’Università di Asunción (FAUNA) nel 1986, ha fondato l’anno successivo Gabinete de Arquitectura, lo studio che attualmente condivide con Alberto Marinoni e Gloria Cabral. Tra i numerosi riconoscimenti, la menzione d’onore del Congresso Nazionale del Paraguay per il suo operato a favore del Paese nel 2011 e il BSI Swiss, un premio internazionale conferito agli Architetti under 50 per il suo contributo all’architettura contemporanea (2008).
La sua architettura è legata molto profondamente al contesto nazionale in cui si sviluppa e uno degli elementi che testimoniano maggiormente questa relazione è la scelta del mattone come elemento costruttivo principale; il Paraguay infatti vanta una lunga tradizione di uso di questo materiale, prodotto in grandi quantità e quindi facilmente reperibile e a basso costo. Inoltre il legame con il territorio è evidente anche nel ricorso costante alla manodopera locale. Gli edifici che progetta sono estremamente pragmatici, si trovano a dover risolvere problemi funzionali riducendo i costi e i materiali utilizzati, attraverso il lavoro di una manodopera non specializzata e con tecnologie sottosviluppate da un punto di vista industriale, ma questi ostacoli sono anche lo stimolo per la ricerca di nuove soluzioni: il mattone non è utilizzato solo come rivestimento, ma come occasione per sperimentare, per dare vita a configurazioni inedite strutturali e a sistemi di prefabbricazione. Questa scelta costruttiva l’ha reso un riferimento internazionale per l’architettura latino americana. Alla componente pratica Benítez affianca l’elaborazione teorica: il suo operato è caratterizzato da un legame profondo tra la sua visione del mondo e l’operare per la sua concretizzazione; ci invita a considerare l’immaginazione come strumento di costruzione sociale, non nel senso di capacità di inventare qualcosa di nuovo, ma quale possibilità di connettere in modo differente ciò che è già esistente. In questo quadro si inserisce la sua costante attività di sperimentazione.