27 marzo 2015 ore 16.00
Cavallerizza Reale, Aula Magna
Via Verdi 9, Torino
Alcune recenti iniziative italiane e straniere individuano un passaggio a nuove modalità di progettazione della città, in cui diventano fondamentali aspetti come l’insediamento di attività creative, la costruzione di relazioni tra le persone e la definizione di nuovi confini tra spazio pubblico e spazio privato.
Il progetto ZOIA a Milano presentato da Federica Verona, presidente della cooperativa sociale Noicoop, che ha elaborato il piano di accompagnamento sociale è un modello di architettura delle relazioni in cui sono stati realizzati tre edifici, per un totale di 90 alloggi, una piazza di cui il quartiere era sprovvisto e una corte interna che nelle ore diurne è aperta a tutti i cittadini, rendendo più fluido il confine tra spazi pubblici e spazi privati. Qui le cooperative Solidarnosc e Ferruccio Degradi, che hanno curato il progetto, hanno favorito l’inserimento di attività creative e artigianali all’interno del nucleo abitativo e hanno promosso iniziative sociali, sportive e culturali di aggregazione, non solo rivolte agli inquilini, ma a tutti gli abitanti del quartiere.
Nella stessa direzione si muove l’esperienza di co-housing di Spreefeld a Berlino, descritta da Michael LaFond, fondatore e direttore dell’organizzazione no-profit id22 Institute for Creative Sustainability: un caso di progettazione condivisa in cui alla definizione articolata di 44 appartamenti molto eterogenei tra loro, suddivisi su tre edifici che si affacciano liberamente sulla sponda della Sprea per garantire a più stanze possibile la vista sul fiume, si affiancano spazi e servizi con destinazioni d’uso flessibili a seconda delle esigenze, a dimostrazione di come la collaborazione anche in fase progettuale tra architetti e futuri abitanti possa portare a soluzioni inedite.
In tema di sviluppo delle comunità infine, non si possono non prendere in considerazione gli interventi di coabitazione giovanile solidale raccontati da Isabella Brossa, sviluppati a Torino all’interno del Programma Housing della Compagnia di San Paolo, che prevede la coabitazione di un gruppo di giovani under 30 anni che, a fronte di uno sconto sull’affitto, offrono ogni settimana una decina di ore di volontariato a beneficio della comunità.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il Goethe-Institut all’interno del calendario “Torino incontra Berlino”, l’incontro, introdotto e coordinato da Stefano Boeri.