L’archeologia industriale come identità dei luoghi

Archivio di Stato, Torino / 4 CFP / cod. 30685
La tutela dei segni identificativi del comparto manifatturiero piemontese è il tema dell’incontro, promosso da Italia Nostra onlus – Consiglio Regionale del Piemonte.

A partire dalle fine degli anni Settanta, con un’accelerazione negli ultimi 15 anni, si è assistito al fenomeno delle dismissioni degli insediamenti industriali, a fronte di una diversa destinazione d’uso delle aree, con attribuzione di valori immobiliari più redditizi (abitazione, terziario, commercio). In aree libere un meccanismo perverso ha consumato suolo, disseminato il territorio di contenitori vuoti o sottoutilizzati – a fronte del sacrificio di manufatti in ambito urbano identitari della storia della città e spesso di indubbia qualità formale. Oggi si parla di un nuovo modello di sviluppo basato sulla riconversione delle aree e sulla “rigenerazione urbana” come l’alternativa al consumo di suolo. Nel contempo è avanzata una eterogeneità di possibili azioni come “approcci innovativi”. Tra cui: i PUC – Programmi urbani complessi, e come specificità il PPU – Progetto pilota urbano, il PISU – Progetto integrato di sviluppo urbano, il PII – Piano integrato di intervento, il PRIU – Programma di riqualificazione urbana, il PRU – programma di recupero urbano, i CdQ – contratti di quartiere, il PRUSST – programma di recupero urbano e sviluppo sostenibile. Con ciò molto già è stato sacrificato ad una nuova “non identità”.

L’obiettivo del convegno è far conoscere e sostenere la tutela dei segni identificativi della nostra storia, nel rispetto del genius loci, di cui il comparto manifatturiero è elemento fondante e patrimonio prezioso.

L’incontro è promosso da Italia Nostra onlus – Consiglio Regionale del Piemonte.

Programma

Venerdì 20 ottobre 2017 ore 9.00-14.00
Archivio di Stato
Piazzetta Mollino 1, Torino

ore 9.00 Registrazione partecipanti
ore 9.10 Inizio lavori

Interventi:

Introduzione
Maria Teresa Roli, consigliere nazionale di Italia Nostra onlus

Acqui: “Una città senza identità: né ville d’eaux né working town”
Lionello Archetti Maestri

Alessandria: “Archeologia Industriale o Rudere Eccellente: la testimonianza dell’ex zuccherificio di Spinetta Marengo dopo anni di degrado e di oblio”
Maria Irena Mantello

Bra: “Le concerie sconce”
Francesco Bonamico

Novara: “ Le settecentesche Fornaci Bottacchi: cronistoria di un costoso abbandono”
Giulio Bedoni

Pinerolo: “Pinerolo, città d’opera e d’acqua. Il caso dell’ex merlettificio Turck”
Eros Primo

Torino: “OGR e OGM: due acronimi e due modalità di approccio”
Giovanni Lupo

Verbano Cusio Ossola: “Esempi “noti” di una prematura archeologia industriale: Omegna, La Bialetti di Crusinallo e la Girmi di Cireggio”
Roberto Ripamonti

Vercelli: “Ex Montefibre ed ex Pettinature Lane”
Giancarlo Boglietti

Interventi dal pubblico e dibattito e conclusioni

ore 14.00 Fine lavori

Quota iscrizione

Partecipazione gratuita

Modalità iscrizione

Registrazione in sede di evento fino a esaurimento posti.

Riconoscimento

Attestato per la frequenza obbligatoria pari al 100% della durata. 4 CFP per gli architetti

Durata e Sede

5 ore
Archivio di Stato
Piazzetta Mollino 1, Torino

Accessibilità

Aperto anche ai non iscritti OAT

Referenza scientifica

Maria Teresa Roli