Archivio di Stato, Torino / 4 CFP / cod. 30685
La tutela dei segni identificativi del comparto manifatturiero piemontese è il tema dell’incontro, promosso da Italia Nostra onlus – Consiglio Regionale del Piemonte.
A partire dalle fine degli anni Settanta, con un’accelerazione negli ultimi 15 anni, si è assistito al fenomeno delle dismissioni degli insediamenti industriali, a fronte di una diversa destinazione d’uso delle aree, con attribuzione di valori immobiliari più redditizi (abitazione, terziario, commercio). In aree libere un meccanismo perverso ha consumato suolo, disseminato il territorio di contenitori vuoti o sottoutilizzati – a fronte del sacrificio di manufatti in ambito urbano identitari della storia della città e spesso di indubbia qualità formale. Oggi si parla di un nuovo modello di sviluppo basato sulla riconversione delle aree e sulla “rigenerazione urbana” come l’alternativa al consumo di suolo. Nel contempo è avanzata una eterogeneità di possibili azioni come “approcci innovativi”. Tra cui: i PUC – Programmi urbani complessi, e come specificità il PPU – Progetto pilota urbano, il PISU – Progetto integrato di sviluppo urbano, il PII – Piano integrato di intervento, il PRIU – Programma di riqualificazione urbana, il PRU – programma di recupero urbano, i CdQ – contratti di quartiere, il PRUSST – programma di recupero urbano e sviluppo sostenibile. Con ciò molto già è stato sacrificato ad una nuova “non identità”.
L’obiettivo del convegno è far conoscere e sostenere la tutela dei segni identificativi della nostra storia, nel rispetto del genius loci, di cui il comparto manifatturiero è elemento fondante e patrimonio prezioso.
L’incontro è promosso da Italia Nostra onlus – Consiglio Regionale del Piemonte.