La Fondazione aderisce allo sforzo collettivo stimolato dalla Commissione europea e configura il suo programma per i prossimi quattro anni, usando come paradigma di rifermento le tre dimensioni chiave del New European Bauhaus: sostenibilità, inclusione e bellezza.
La Fondazione aderisce allo sforzo collettivo stimolato dalla Commissione europea e configura le linee strategiche per i prossimi quattro anni, dal 2022 al 2025. La Fondazione ha deciso di allineare le sue azioni e le sue progettualità, usando come paradigma di rifermento le tre dimensioni chiave del New European Bauhaus:
- Sostenibilità: architettura circolare a basso impatto energetico;
- Inclusione: accessibilità fisica, sociale ed economica allo spazio costruito;
- Bellezza: l’estetica come qualità dell’esperienza oltre la funzionalità.
Le politiche da attuare localmente dovranno riflettere ciò che accade in campo europeo ed internazionale. La Fondazione intende infatti avviare un percorso di internazionalizzazione secondo due direzioni: una visione europea con una strategia locale e una strategia locale che raccoglie gli stimoli internazionali.
La Regione Piemonte supporta la Fondazione nella definizione della nuova strategia di approccio con l’Unione europea, mettendo a disposizione alcune sale presso la sede regionale di Bruxelles. Quest’importante occasione permetterà alla Fondazione di attivare un processo di apertura e di dialogo con le rappresentanze italiane a Bruxelles e di promuovere la cultura piemontese in Europa.
Le aree di interesse
Il “timone” per l’orientamento del prossimo periodo si fonda sulla parola fare: agire per promuovere la qualità del progetto. A partire da questa visione comune sono state definite tre aree di interesse:
AREA 1 | Rapporti con le istituzioni e gli stakeholder territoriali
Gruppo di lavoro la cui mission è quella di posizionare la Fondazione sui principali tavoli istituzionali territoriali che dettano le agende politiche e di investimento sugli asset urbanistici, architettonici e di interesse per la professione. Il primo obiettivo è quello di definire su quali tavoli istituzionali essere presenti e definire quali azioni di lobby attivare.
AREA 2 | Procedure di qualità per una trasformazione di qualità del territorio
Gruppo di lavoro la cui mission è quella di rafforzare il posizionamento della Fondazione nella promozione e divulgazione delle procedure di qualità per la trasformazione del territorio. Un servizio che sia di supporto agli enti pubblici per una spesa dei fondi e che presti particolare attenzione alla qualità delle procedure, alla loro trasparenza ed efficienza. Una serie di proposte, tra cui il concorso, che la Fondazione è in grado di coordinare e gestire in supporto agli enti pubblici e privati.
AREA 3 | Innovazione
Gruppo di lavoro dedicato a mettere in luce tematiche innovative: identificare buone pratiche ed ispirazioni per dare –ancora- significato al progetto come agente di trasformazione sociale, economica, ambientale.
Una mission supportata dalla propensione a guardare in avanti tramite una visione nitida dei grandi assi tematici dell’UE e da un approccio polifonico del gruppo di lavoro.
Procedure di qualità
Per ottenere un progetto di qualità, è essenziale che anche la procedura lo sia. Le modalità per trasformare un luogo, che sia l’interno di un edificio o una porzione urbana, sono molteplici: l’importante è scegliere di intraprendere un percorso virtuoso.
La Fondazione, da sempre in prima linea nel sostenere gli enti pubblici nell’attivazione di procedure di qualità che garantiscano risultati progettuali di qualità, manifesta la volontà di supportare i comuni della provincia di Torino e riceve un riscontro particolarmente positivo.
Molti bandi di finanziamento per lo sviluppo urbano e architettonico interessano il nostro territorio, la Fondazione intende dunque avviare procedure trasparenti e di qualità per la selezione dei progettisti, per la preparazione di dossier di candidatura, per la partecipazione a bandi di finanziamento, per il coordinamento di concorsi di progettazione.
La formazione
La Fondazione, insieme all’Ordine, si occupa di un’offerta formativa altamente professionalizzante.
I corsi programmati per il 2022 affrontano temi quali: sostenibilità; architettura circolare; transizione verde e tecnologica. Dimostrandosi in linea con le tematiche contemporanee alle quali tutti dobbiamo approcciarci con maggiore competenza e sensibilità.
Per connettere gli architetti e le imprese, la Fondazione stimola inoltre gli incontri A2A| Architetti incontrano Aziende.
I progetti strategici
I progetti, elaborati non solo per gli architetti ma per tutti i cittadini, si caratterizzano per l’interdisciplinarietà, l’attenzione sociale e l’innovazione applicata alla ricerca. I progetti strategici e la ricerca innovativa della Fondazione s’ispirano a quattro azioni principali:
- Rientrare in contatto con la natura;
- Riconquistare il senso di appartenenza;
- Dare priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno;
- Riflettere sul ciclo di vita negli ecosistemi industriali.
Tra i progetti sociali in corso, che vedranno la loro conclusione nel 2022:
SPAZI NEONATI: per il restyling del reparto di Terapia Intensiva di Neonatologia Universitaria del Sant’Anna di Torino;
ARIA: Architettura e Riabilitazione : per una nuova modalità di co-progettazione multidisciplinare, all’interno del reparto psichiatrico dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri;
Cultura di Base: per sperimentare l’apertura di ambulatori di medici di base in luoghi di cultura a Torino, caratterizzati da una “architettura intensa”.
Tra i progetti culturali, considerati anche gli importanti traguardi raggiunti durante la sua prima edizione, la Fondazione darà seguito al Festival Bottom Up! – quando la città si trasforma dal basso.
Nella prima edizione Bottom UP ha promosso a Torino 12 progetti di trasformazione dal basso, sono state coinvolte 105 comunità e sono stati raccolti più di 142.000 euro attraverso 929 donazioni di cittadini, di istituzioni e stakeholder. Nella seconda edizione potrebbe sconfinare l’ambito cittadino e rivolgersi al territorio metropolitano e regionale.
È un festival che parla di rigenerazione, di trasformazione dal basso della città, di partecipazione e di inclusione della cittadinanza in processi generativi di valore urbano. Un percorso che genera engagement e che potrebbe guardare proprio alle aree più in difficoltà.