Quando si parla di trasformazione del territorio di qualità lo strumento migliore su cui fare affidamento è senz’altro il concorso di architettura. La Fondazione lo sa bene e – dopo quasi 20 anni di esperienza – continua ad investire con sempre più energie su questa strada.
Quando si parla di trasformazione del territorio di qualità lo strumento migliore su cui investire è senz’altro il concorso di architettura: un processo capace di garantire trasparenza e tempi snelli, mettendo sempre al primo posto la qualità del progetto indipendentemente dal nome del suo autore. Inoltre, come specifica la presidente della Fondazione per l’architettura Gabriella Gedda, “Il concorso consente anche di creare dibattito nella comunità degli architetti e nella società civile, sviluppando consapevolezza sul valore dell’architettura e della qualità nei processi di trasformazione dello spazio”.
Attualmente l’importanza del concorso si sta facendo sempre più evidente con l’arrivo del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la ripartenza economica e sociale del Paese che – ci auspichiamo –, contribuirà a un’ulteriore crescita della domanda di concorsi.
Per rispondere a questa futura richiesta, la Fondazione ha promosso un corso di formazione interamente dedicato al tema attraverso il quale ha formato sette nuovi coordinatori di concorsi: Berruti Barbara, Bucci Maria, Chiarla Valeria, Cirillo Dona, Gianola Francesca, Milia Marina e Rizzica Chiara
Tra questi, Rizzica Chiara, Chiarla Valeria, Bucci Maria, Berruti Barbara sono già pronte a mettere alla prova le competenze acquisite entrando nella squadra della Fondazione, un’equipe grazie alla quale in più di 15 anni di attività sul campo sono stati coordinati e pubblicati con successo oltre 40 bandi tra concorsi di idee e di progettazione a tema urbanistico, paesaggistico, architettonico o culturale, attraverso collaborazioni in ambito sia pubblico che privato.
“Si tratta di un investimento vincente per tutti, indispensabile perché sia possibile diffondere la cultura architettonica e la qualificazione dell’attività progettuale” specifica il direttore della Fondazione per l’architettura / Torino Eleonora Gerbotto “su cui la Fondazione punta da quasi 20 anni; e siamo solo all’inizio!”.