16 dicembre 2016 ore 9.30 / Reggia di Venaria / 4 CFP / cod. 30476
Il racconto di un progetto di restauro che evidenzia il ruolo dell’architetto quale unico e concreto responsabile delle integrazioni specialistiche, per un restauro corretto ed equilibrato restauro.
Il seminario si articolerà in due interventi distinti.
Il primo consisterà nell’illustrazione del progetto di restauro, a partire dalla metodologia di indagini conoscitive condotte in fase preliminare per poi giungere al livello esecutivo, al fine di evidenziare quanto lo stesso sia stato il frutto di un meticoloso e sinergico coordinamento tra i diversi apporti specialistici forniti dai vari ambiti disciplinari.
Ne discende – e verrà pertanto evidenziato – il ruolo fondamentale dell’architetto, ritenuto unico concreto responsabile delle integrazioni specialistiche, per perseguire un corretto ed equilibrato restauro di un edifico storico.
Il progetto per la Citroniera e la Scuderia Juvarriane riassume emblematicamente un solido assunto: “preservare al meglio, per le future generazioni, la porzione della Reggia di Venaria assegnataci, senza venir meno al significato architettonico del Complesso così come venne progettato e parzialmente eseguito da Filippo Juvarra e modificato dignitosamente da Benedetto Alfieri”.
Verrà poi posta l’attenzione sulla fase realizzativa, la direzione dei lavori vera e propria, attraverso esemplificazioni grafiche e fotografiche di come si siano risolti aspetti di dettaglio e costruttivi in corso d’opera.
Il secondo contributo del seminario riguarderà invece la narrazione dell’attuale progetto allestito all’interno degli spazi della Citroniera Juvarriana, Handle with care di Masbedo, sotto la curatela di Paola Nicolin.
Attraverso un percorso che parte dai laboratori del Centro del Restauro, verranno illustrati gli esiti di un lavoro artistico condotto da Masbedo sull’osservazione del mondo del restauro, dall’operato dei restauratori, alla conoscenza delle strumentazioni, alla comprensione del senso e della funzione delle indagini, a cogliere la scansione dei gesti e delle azioni; un intenso contributo da parte dei due artisti alle elaborazioni teoriche caratterizzanti le diverse età del restauro.