L’umanizzazione degli ospedali passa anche da un’attenta progettazione degli spazi. Lo dimostra Spazi neonati, il progetto applicato agli ambienti di relazione del reparto di Neonatologia Universitaria del Sant’Anna di Torino.

L’umanizzazione degli ambienti ospedalieri è un tema delicato quanto urgente. Una questione alla quale risponde Spazi neonati, percorso progettuale avviato nel 2018 e trasformato in realtà con il taglio del nastro del 23 settembre 2022.

Protagonisti del progetto sono gli spazi di relazione del reparto di Terapia Intensiva di Neonatologia Universitaria del Sant’Anna di Torino, da tempo alla ricerca di un restyling pensato per accogliere al meglio i genitori dei piccoli pazienti, ma anche per facilitare il lavoro del personale ospedaliero.
Per rispondere al meglio a questa esigenza, il progetto Spazi neonati ha strutturato un percorso sperimentale innovativo basato su cinque punti cardine:

  • L’ascolto: un primo intenso lavoro preparatorio di ascolto, indagine e partecipazione per capire come gli utenti del reparto percepissero questo spazio di cura, evidenziandone le diverse necessità e desideri.
  • La coprogettazione: nel 2018 inizia il workshop di progettazione che coinvolge 24 architetti divisi in 4 gruppi nella redazione di un concept per migliorare l’illuminazione, i colori e il comfort acustico del reparto. Elemento di innovazione: il coinvolgimento in prima persona dei genitori dei neonati prematuri, dei medici e degli infermieri della TIN, invitati a lavorare insieme a professionisti dell’architettura, del design e dell’arte per ridisegnare “a misura di famiglia” gli spazi di accoglienza del reparto, nell’ambito di un modello di “social design” esportabile anche in altri centri.
  • Networking e fundraising: il 2020 è dedicato al reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione del restyling, reso possibile grazie alla fitta rete di partner e sponsor desiderosi di sostenere il progetto.
  • La risposta dell’architettura: attraverso una call sono nominati gli architetti che daranno vita al progetto definitivo, al cui centro sono posti le esigenze e gli spazi dei genitori. Il progetto prevede infatti un primo spazio di accoglienza e una sala relax con luce modulabile – per garantire la privacy o la socializzazione a seconda delle necessità –, e un’area per i colloqui con gli operatori sanitari. Ampio spazio viene dato agli ambienti, luminosi, silenziosi e con possibilità di privacy, per l’estrazione e la raccolta del latte materno, vero salvavita per questi neonati.
  • La risposta dell’arte: il progetto del nuovo reparto si completa con le opere dell’artista Silvia Margaria, grandi pannelli che creano un’atmosfera di accoglienza e umanizzazione attraverso l’immaginario moto delle nuvole.

Il cantiere prende il via a maggio 2022 e il 23 settembre 2022 Spazi neonati diventa finalmente realtà, con il taglio del nastro del nuovo reparto.

© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
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© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
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© Alessandro Santi
© Alessandro Santi
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© Alessandro Santi

Spazi neonati:

È un progetto donato da Dear Design Around OnlusFondazione per l’architettura / Torino

Grazie al sostegno di: Associazione Piccoli Passi Onlus | Lions Clubs International (distretti 108 Ia1 e 108 Ia3) e Leo Club (distretti 108 Ia1, Ia2, Ia3)Fondazione Ballerini Onlus | Intesa SanpaoloBiotrading Srl

Con il supporto tecnico di  Abet Laminati | Saint-Gobain Italia | Sikkens | WIP | Barrisol

Progetto e direzione lavori: Studio SPAZIARE (architetti Grazia Giulia Cocina e Giacomo Mulas)

Coordinamento progetto artistico: Arteco
Artista: Silvia Margaria

Concept vincitore workshop di progettazione 2018:

Bozzolo a firma di 
Silvia Battistini, Gianni Cagnazzo, Anali Cantoral Ripas, Grazia Giulia Cocina, Monica Tavertini e Irene Vignati

Tutor
Alberto Daviso di Charvensod di Civico13 Architetti Associati

Si ringraziano per la collaborazione: Fondazione Medicina a Misura di DonnaNew Voices distretto 108la3 | NextAtlas 

Il percorso

La rassegna stampa