Architettura inclusiva

L’architettura deve portare alla creazione di nuove identità urbane, riducendo la criminalità e la povertà nei quartieri informali. È su questa filosofia che si basano i lavori dell’architetto colombiano Giancarlo Mazzanti, nostro ospite il 31 marzo in occasione di Biennale Democrazia.

Domenica 31 marzo 2019 ore 11.00
Biennale Democrazia
Auditorium Vivaldi
Piazza Carlo Alberto 3, Torino

Si intitola Visibile invisibile la sesta edizione di Biennale Democrazia, che da mercoledì 27 a domenica 31 marzo animerà Torino con un ricco palinsesto di eventi che indagheranno le distorsioni del nostro tempo.
Come ogni edizione, anche quest’anno la Fondazione per l’architettura / Torino presta il suo contributo curando due iniziative che indagheranno il tema da un punto di vista architettonico: tra queste l’appuntamento L’architettura per l’inclusione sociale, in programma alle 11.00 del 31 marzo presso l’Auditorium Vivaldi, che avrà come ospite d’onore l’architetto colombiano Giancarlo Mazzanti.

Basato a Bogotà, Mazzanti ha sempre posto il valore sociale alla base del suo lavoro professionale, concependo il miglioramento della qualità dello spazio costruito come strumento per favorire l’uguaglianza sociale. Il lavoro dell’architetto infatti riflette gli importanti cambiamenti sociali che si stanno verificando in America Latina e ha contribuito a dimostrare che un buon design può portare alla creazione di nuove identità urbane, riducendo la criminalità e la povertà in aree marginali e quartieri informali.

A introdurre il nostro ospite sarà Subhash Mukerjee, vicepresidente della Fondazione per l’architettura / Torino.

Chi è Giancarlo Mazzanti

Laureato a Bogotà e con una specializzazione in Industrial Design conseguita a Firenze, l’architetto ha insegnato in diverse università colombiane, ad Harvard, Princeton e alla Columbia University. I suoi lavori sono stati esposti al MoMA e al Pompidou e grazie ai suoi progetti per il Marinilla Educational Park e per l’espansione della Fondazione Santa Fé de Bogotá, si è aggiudicato l’American Architecture Prize sia nel 2016 che nel 2017.
Alla base dei suoi lavori, la convinzione che il valore sociale sia imprescindibile nell’architettura, considerando quest’ultima un mezzo per favorire la nascita di comunità e combattere la povertà.

Come partecipare all’incontro

La partecipazione all’incontro è libera fino a esaurimento posti. Per chi lo desiderasse, Biennale Democrazia mette a disposizione la possibilità di prenotare un posto in sala al costo di € 5 entro le ore 12.00 del giorno precedente (30 marzo). I posti rimasti saranno assegnati il giorno dell’evento in ordine di arrivo, a partire da un’ora dall’inizio. Per conoscere i dettagli vai al sito di Biennale Democrazia.

 

Play Pavilion, progetto di Giancarlo Mazzanti. Barrancabermeja, Colombia, 2017. Fotografia di Alejandro Arango.