Off-site construction: in chiusura il progetto europeo

Un incontro che ha messo in luce le sfide e le opportunità legate alla costruzione off-site, con particolare attenzione al suo impatto sociale e alla necessità di un cambiamento profondo nel settore edilizio: Il 3 aprile si è tenuto l’evento conclusivo del progetto europeo Off-site construction. Scopri come è andata!

Il 3 aprile, presso l’Open Innovation Center Sella, si è tenuto l’evento conclusivo e di disseminazione del progetto europeo “Off-site construction to simplify the energy transition in social housing”, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ e organizzato da Fondazione per l’architettura / Torino e dal partner polacco LURE.

Hanno partecipato al dialogo sull’off-site la professoressa Elsa Fornero, il professor Gianmario Pellegrino e il professor Ezio Micelli, insieme agli stakeholder locali tra cui il  Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, la Camera di Commercio di Torino, la Città di Torino e ANCE Torino.

Un punto fondamentale sollevato durante l’evento è stato l’importante ruolo sociale che l’off-site construction può svolgere, non solo come innovazione tecnologica, ma anche come risposta alle sfide socio-demografiche ed economiche del nostro tempo. La transizione demografica è stata infatti al centro del discorso degli esperti, tra cui la professoressa Elsa Fornero, che ha evidenziato come il nostro Paese stia affrontando un invecchiamento progressivo della popolazione, con una riduzione dei tassi di natalità e un aumento della componente anziana. Questo scenario impone una riflessione sulla capacità del settore delle costruzioni di rispondere a queste trasformazioni in modo efficiente e inclusivo.

In questo contesto, l’adozione di metodi di costruzione innovativi come l’off-site può contribuire a ridurre il gap tra le necessità abitative, la sostenibilità e la realizzazione di edifici che possano rispondere alle nuove esigenze sociali. Gli edifici off-site, infatti, non sono solo una risposta ai problemi di efficienza energetica, ma possono anche essere progettati in modo da essere più inclusivi, adattabili e accessibili per tutte le fasce della popolazione. Sono utili per interventi temporanei e/o situazioni di emergenza abitativa perché possono essere smontati e ricostruiti con facilità per nuovi scopi e nuove necessità.

L’innovazione nell’edilizia non è solo una questione di miglioramento tecnico, ma di adeguamento alle sfide sociali. È infatti una necessità imposta dalle circostanze: per andare oltre le difficoltà del settore edilizio, dobbiamo ripensare i modelli di business e le politiche di appalto. L’off-site, se adeguatamente implementato, potrebbe ridurre notevolmente i costi di costruzione e migliorare la qualità degli edifici.

Uno degli aspetti più interessanti emersi durante la giornata è stato il legame tra la riduzione dei consumi energetici e la costruzione di edifici più performanti. Unendo innovazione e sostenibilità, l’off-site può contribuire a realizzare abitazioni che riducono l’impatto ambientale, rispondendo al contempo alle esigenze di una popolazione sempre più anziana e in cerca di soluzioni abitative più sicure e accessibili.

L’evento ha anche evidenziato come, per favorire un reale cambiamento, sia necessario un intervento pubblico chiaro e deciso. La politica dovrebbe concentrarsi non solo sul sostegno alla domanda, ma anche sulla promozione dell’offerta, incentivando l’innovazione e l’efficienza attraverso nuove normative e modelli di appalto. È urgente quindi un cambiamento culturale: favorire la responsabilizzazione delle persone, rendendole autonome e consapevoli delle opportunità che l’innovazione può portare.

L’off-site construction, se sostenuta da politiche mirate e accompagnata da un processo educativo che coinvolga la cittadinanza, ha il potenziale per cambiare il volto delle città italiane, rendendole più resilienti, accessibili e sostenibili. Per quanto riguarda l’Italia, infatti, il dato emerso è stato chiaro: il settore edilizio italiano è in difficoltà e necessita di un impulso che vada oltre le soluzioni tradizionali. L’adozione di tecnologie off-site rappresenta una sfida, ma anche una grande opportunità per rinnovare il comparto, rispondere alle esigenze sociali e contribuire a una crescita economica e sostenibile.

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