Direttiva EPBD, neutralità climatica e prossimi passi per raggiungere un miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici: sono alcuni dei temi approfonditi da Ciarán Cuffe durante il primo incontro di It’s about time il 12 marzo. Scopri come è andata!
Il 12 marzo, la Fondazione per l’architettura ha ospitato un il primo evento del ciclo di incontri It’s about time, sul tema della sostenibilità e dell’efficienza energetica nel settore edilizio. L’incontro ha visto come protagonista Ciarán Cuffe, ex membro del Parlamento Europeo, che ha offerto un approfondimento sulla Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia (EPBD), una delle principali leggi che sta guidando la transizione energetica nell’ambito del Green Deal europeo.
Ciarán Cuffe ha esordito ricordando il contesto urgente in cui ci troviamo. La temperatura media globale è aumentata di circa due gradi rispetto alla metà del XX secolo, ma c’è anche una buona notizia: stiamo andando nella giusta direzione e le emissioni in Europa sono in calo. Tuttavia, ha sottolineato che siamo ancora lontani dal raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e riduzione delle emissioni di gas serra, evidenziando l’importanza di nuove leggi e del miglioramento di quelle esistenti.
Una delle sfide più significative, come sottolineato da Ciarán Cuffe, riguarda il consumo energetico degli edifici, che potrebbe essere ridotto del 20-30% entro il 2050 attraverso l’adozione di politiche e tecnologie più efficienti. Sebbene l’efficienza energetica sia migliorata nel tempo, la crescente domanda di spazi abitativi sta aumentando le difficoltà nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
Cuffe ha poi approfondito il tema cruciale della Direttiva EPBD, che affronta direttamente le problematiche relative all’uso dell’energia nei settori edilizio e residenziale, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria. Secondo i dati, il 36% delle emissioni di gas serra proviene dagli edifici e circa il 40% dell’energia consumata nell’Unione Europea è utilizzata nel settore edilizio. Questo rende gli edifici uno dei settori chiave nella lotta al cambiamento climatico.
Gli obiettivi della Direttiva sono ambiziosi: promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e ridurre le emissioni di gas serra, mirando a un parco edilizio a zero emissioni entro il 2050. La priorità sarà data agli edifici più inefficienti, seguendo il principio del “worst first”, ossia prima i peggiori. Questo processo deve tenere conto delle condizioni climatiche esterne, delle specificità locali, delle esigenze di qualità ambientale interna e della convenienza economica.
La Direttiva, inoltre, non riguarda solo la prestazione energetica degli edifici, ma ha un approccio complessivo a nido d’ape, che abbraccia anche strategie per altri settori come l’uso di terreni e foreste o come le emissioni prodotte dalle auto.
L’incontro si è concluso con una riflessione sul futuro delle professioni coinvolte, indicando che sarà necessario formare una nuova generazione di esperti non solo in architettura, ma anche in altri settori legati alla sostenibilità degli edifici. Non va dimenticata, inoltre, l’importanza di garantire che i gruppi di popolazione più vulnerabili non siano esclusi dagli edifici in cui abitano a causa della ristrutturazione e dell’efficientamento energetico.
Presente all’evento anche Valentino Fresia, Amministratore Delegato di Fresia Alluminio, che ha sottolineato come l’azienda si impegni a offrire soluzioni esaustive in ottica della Direttiva Green.
Vi aspettiamo per i prossimi appuntamenti di It’s about time:
- Corso di europrogettazione, I finanziamenti europei diretti (27 e 28 marzo)
- It’s about time, il convegno (28 marzo)
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