Building Happiness, per la prima volta, viene raccontato al liceo M. Curie di Pinerolo. La Fondazione, referente scientifico di YOUTH 4 Happiness, in una lectio magistralis dedicata alle classi partecipanti al progetto, coinvolge un pubblico inusuale composto da giovanissimɜ studentɜ desiderosɜ di felicità.
Building Happiness, per la prima volta, viene raccontato al liceo scientifico M. Curie di Pinerolo. La Fondazione, referente scientifico di YOUTH 4 Happiness, in una lectio magistralis dedicata alle classi partecipanti al progetto, coinvolge un pubblico inusuale composto da giovanissimɜ studentɜ desiderosɜ di felicità.
Il format progettuale “YOUTH – Young, UNESCO, Tourism, Heritage” è stato ideato dal Liceo Statale M. Curie di Pinerolo nel 2022 con l’obiettivo di sperimentare la progettazione culturale nell’ambito dell’Educazione al Patrimonio attraverso l’approccio della STEAM education (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica).
Al progetto partecipano numerosi partner territoriali che vengono coinvolti in base al tema specifico affrontato e che lavorano insieme allɜ docenti, allɜ studentɜ del Liceo: una comunità educante che collabora sul territorio promuovendo i valori della cittadinanza attiva, dell’inclusione e della partecipazione.
Il progetto YOUTH di quest’anno scolastico è dedicato ai luoghi felici. La Fondazione per l’architettura ha partecipato a questo progetto come referente scientifico, presentando in una lectio magistralis, il progetto Building Happiness: il lungo percorso di incontri, approfondimenti ed esperienze svolto quest’anno per indagare la relazione tra spazi e felicità. Building Happiness, anche se composto da svariate discipline e ricco di tematiche dedicate allɜ professionistɜ, è stato raccontato a un pubblico nuovo, allargando così la divulgazione di un tema che ci riguarda tuttɜ.
Anche allɜ ragazzɜ è stato chiesto: dove siete felici? Avete dei posti che sono per voi fonte di benessere? È emersa una forte idea connessa al movimento e alla socialità. Palestre, scuole di danza, campi da basket, oratori, diventano rifugi dinamici dove poter esprimere se stessɜ e incontrare l’altrɜ. Il muoversi all’interno di luogo genera quindi uno stato di benessere, in contrapposizione alla sedentarietà, associata più di frequente alla noia o alla costrizione. Risulta incisiva anche l’idea del ricordo costruito nei luoghi in cui si sono vissuti dei momenti felici. La memoria diventa uno strumento per mappare i propri luoghi del cuore, quelli in cui si torna per rivivere e percepire nuovamente emozioni di conforto, gioia e condivisione con l’altrɜ.
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