Cultura di Base nelle biblioteche civiche sperimenta per la seconda volta il trasferimento di ambulatori in luoghi di cultura. Dal 23 maggio la Biblioteca Primo Levi ospita per due turni settimanali l’ambulatorio della dottoressa Maria Sartore.
Cultura di Base nelle biblioteche civiche sperimenta per la seconda volta il trasferimento di ambulatori di medici in luoghi di cultura. La prima sperimentazione, finanziata nel biennio 2021-2022 nell’ambito dell’iniziativa Well Impact della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha coinvolto i medici di medicina generale in musei, biblioteche e centri culturali.
L’attuale sperimentazione si concentra sulle biblioteche civiche e coinvolge pediatri di libera scelta.
Il progetto, ideato e sviluppato dalla Fondazione per l’architettura / Torino, vuole valutare l’impatto della qualità architettonica e della cultura nei percorsi di cura.
Attraverso la cura degli spazi, la possibilità di entrare in contatto con le attività e i servizi della biblioteca e avendo a disposizione il grande patrimonio di libri per bambini e ragazzi (e adulti, naturalmente), Cultura di Base partecipa all’evoluzione delle biblioteche verso un modello di centro civico aperto e inclusivo, vero strumento di welfare culturale.
Dal 23 maggio 2024 la Biblioteca civica Primo Levi ospita per due turni settimanali l’ambulatorio della dottoressa Maria Sartore, pediatra di libera scelta.
La Biblioteca civica Primo Levi occupa due piani dell’ex fabbrica CEAT Gomme, edificata da Virginio Bruni Tedeschi negli anni Trenta del Novecento e recuperata per ospitare servizi della Città negli anni Novanta. È stata scelta per i suoi ambienti e per il suo posizionamento nel quartiere di Barriera di Milano, luogo di incontro per pubblici differenti per lingua, cultura e condizione sociale, nella consapevolezza che la convergenza tra cultura e ambiente sanitario possa fornire una opportunità per dare evidenza al ruolo che le biblioteche pubbliche svolgono come luoghi a bassa soglia, capaci di favorire la promozione di azione concrete di welfare culturale.
La sperimentazione è un’iniziativa della Città di Torino e si realizza con il sostegno della Regione Piemonte, con la collaborazione del sistema delle Biblioteche civiche torinesi e dell’ASL Città di Torino.
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