Nata nel 2002, quest’anno la Fondazione festeggia il suo primo ventennale. Oggi ripercorriamo venti anni di progetti portati avanti con la guida di otto consigli, con un occhio sempre al futuro.
Il 22 novembre la Fondazione per l’architettura / Torino ha compiuto vent’anni. Nata per volontà dell’Ordine Architetti, sotto la guida di Riccardo Bedrone, gli otto presidenti (Eraldo Como, Riccardo Bedrone, Domenico Bagliani, Carlo Novarino, Giorgio Giani, Alessandro Cimenti, Alessandra Siviero, Gabriella Gedda) e i numerosi consigli che si sono susseguiti alla guida della Fondazione, hanno contribuito a dare un indirizzo specifico a una istituzione di stampo culturale e formativo improntata sin dall’inizio alla valorizzazione del ruolo sociale dell’architettura. Grazie all’impegno della Direttrice Eleonora Gerbotto e dello staff la Fondazione è costantemente cresciuta, anche in termini di riconoscibilità sul territorio.
Ma qual è stato e qual è oggi il progetto Fondazione?
In questi anni la Fondazione ha avuto un’evoluzione lineare e oggi la sua mission è sostenere il valore culturale e sociale dell’architettura, promuovere la qualità delle trasformazioni di città e territori, offrire opportunità di aggiornamento professionale in presenza e a distanza. La Fondazione indaga bisogni sociali presenti e futuri, studia risposte innovative e attua azioni concrete sul territorio. Stimola il cambiamento e ricerca strumenti per affrontare le sfide del futuro con responsabilità e consapevolezza.
E come ha cercato nel tempo di concretizzare questa mission?
Attraverso una serie di progetti culturali, sociali, educativi come le otto edizioni della Biennale Creare Paesaggi dal 2002 al 2016, i 100 eventi coordinati e realizzati in occasione del Congresso Mondiale di Architettura UIA a Torino nel 2008, sette edizioni del Festival Architettura in Città dal 2011 al 2017, la partecipazione a Biennale Democrazia, dal 2009 al 2019, che è stata l’occasione per portare a Torino Rem Koolhaas, premio Pritzker 2000 e la sua lectio magistralis su “Architettura e Democrazia”. Cosa che è accaduta nuovamente con il ciclo di incontri Looking around che ha ospitato Lacaton et Vassal, gli architetti premiati con il premio Pritzker del 2021.
Più recentemente sono nate nuove progettualità: Bottom Up!, il festival generativo di azioni concrete di trasformazione della città dal basso, e una serie di progetti in ambito sanitario come Cultura di Base, Spazi Neonati e ARIA, accomunati dalla caratteristica di generare trasformazioni concrete dei luoghi.
Con l’attuale consigliatura la Fondazione ha allargato i propri confini guardando al territorio regionale, con la seconda edizione di Bottom Up!, e all’Europa con la partecipazione al New European Bauhaus festival a Bruxelles. La Fondazione, infatti, è divenuta partner della NEB Community a inizio 2022, facendo sua la visione rispetto ai temi della bellezza, dell’inclusione e della sostenibilità. Ha partecipato recentemente ai Tavoli di Lavoro per la scrittura del Manifesto NEB della Città di Torino.
L’attenzione della Fondazione, l’interesse e la sensibilità nei confronti del nostro territorio l’hanno portata a essere parte della rete di Torino Social Impact.
La Formazione è un versante fondamentale su cui la Fondazione si è impegnata fin dai primi giorni, molto prima ancora dell’obbligo formativo entrato in vigore 1° gennaio 2014. In tutto la Fondazione ha all’attivo 2.700 tra corsi e seminari -di cui 1.500 gratuiti – che ha formato 200.000 professionisti. Nel 2022 sono stati organizzati 210 tra corsi e seminari, di cui una settantina gratuiti. La Fondazione ha inoltre portato avanti un processo di adeguamento tecnologico, affiancando alle attività in presenza, webinar e attività in remoto. Un aspetto innovativo: la formazione sul campo degli architetti, con i workshop e gli atelier, che sono un modello in grado di unire formazione e progettazione.
I concorsi rappresentano un ulteriore ambito di azione: ne sono stati programmati più di 40, tra i quali i Concorsi per le scuole Fermi e Pascoli, a Torino e i recenti per la Cavallerizza e il Museo Egizio.
Il tema della scuola è sempre stato oggetto di attenzione particolare, con le numerose iniziative in collaborazione con la Città di Torino e il Laboratorio Città Sostenibile prima e con ITER oggi. Tutto ciò ha permesso alla Fondazione di ampliare la sua mission “formazione”, affiancando a quella dedicata ai professionisti, quella dell’educazione dei bambini. SOUxTorino è infatti l’ultimo e recente progetto avviato da pochi mesi: una scuola di architettura per bambine e bambini dai 7 ai 12 anni.
A guardarlo oggi, al traguardo dei 20 anni, sembra un viaggio interessante, coerente con gli obiettivi che 20 anni fa si sono dati i firmatari dell’atto costitutivo, in certi passaggi innovativo e precorritore dei tempi.