Il futuro delle città

A più di un anno dall’inizio della pandemia, come sta cambiando la nostra percezione dello spazio pubblico? Ne parleremo martedì 29 giugno alle 18 in live streaming e in presenza con Luigi Garella, Head of Insights di Nextatlas, ospite dell’incontro promosso dal Circolo del Design con la Fondazione. Ecco un assaggio.

Martedì 29 giugno 2021 alle ore 18.00 appuntamento in live streaming e in presenza al Circolo del Design – via San Francesco da Paola 17, Torino – per riflettere su come la percezione dello spazio urbano si stia trasformando in seguito a questi mesi di costrizioni pandemiche. L’occasione è l’incontro Il futuro delle città e dei luoghi dell’abitare promosso dal Circolo del Design in collaborazione con la Fondazione per l’architettura / Torino e inserito nel ciclo Humanizing Technology.
Protagonista della serata sarà Luigi Garella, Head of Insights di Nextatlas, con il quale discuteremo di spazi urbani, dell’emergere di spazi terzi in cui si riconfigura l’interazione sociale, del ruolo degli ambienti domestici e del potere della virtualità, analizzando come le tendenze identificabili sui social media propongano una visione in cui la tensione verso il mondo guiderà le nostre azioni per il prossimo futuro: dal desiderio della scoperta alla riappropriazione degli spazi pubblici.
Aspettando martedì, ecco un piccolo assaggio di ciò che sarà affrontato durante l’incontro.

 

 

Luigi, cosa stiamo imparando dalla pandemia in tema di spazi urbani?

Mentre le restrizioni allo spostamento svaniscono con la pandemia, alcuni degli atteggiamenti e dei modelli degli ultimi mesi persisteranno a lungo e modelleranno il futuro della mobilità urbana.
Il tempo passato costretti a uno stile di vita stanziale ha portato a un interesse rinvigorito nei nostri immediati dintorni.
Abbiamo imparato a coltivare e frequentare spazi ristretti, ora ci confrontiamo con una riapertura di orizzonti anche cittadini e siamo nella condizione di poter coltivare le nostre comunità in modo ottimale.

 

Cosa ci aspettiamo dai prossimi mesi e anni? Le energie sociali che sono state compresse in che direzione si libereranno?

Tra il timore di affrontare nuovamente il mondo e gli altri e l’attivismo di comunità, il ruolo degli spazi pubblici non sarà solo quello di garantire la sicurezza, quanto quello di proporsi come sistema di servizi interoperanti che intreccino le richieste del singolo, della comunità e della città come organismo in evoluzione. Dalla garanzia della privacy all’accoglienza della spinta alla nuova e intensa necessità di socializzazione che si sta già manifestando, emerge una tensione utopica che vede coinvolte tutte le demografie attive e coinvolge non solo le infrastrutture semplici (micromobilità, 15 minute cities, etc) ma l’approccio stesso alla coesione sociale negli spazi cittadini.

La partecipazione è libera fino a esaurimento posti!