La top 13 di Bottom Up!

Dai cortili comunicanti agli orti urbani, dal teatro per il carcere minorile alla cucina su ruote: ecco in cosa consistono le tredici proposte di trasformazione urbana che saranno protagoniste del festival Bottom Up!, distribuite su tutta Torino e selezionate tra 48 progetti.

Risorgimento Social Club, Miraorti, Cortile Mondo, Il Furgoncibo, WALL coming!, CONVI, Mestieri in corte, Medici 28, Pietra Alta, Forno sociale S.P.I.G.A., Stiamo freschi!, Hear me e Non luoghi qualsiasi: sono i 13 progetti di trasformazione urbana selezionati come protagonisti del festival di architettura Bottom Up!
Selezionati tra 48 candidature a seguito di una call pubblica, i 13 progetti consistono in altrettante interessanti proposte di trasformazione per spazi in disuso, aree verdi e luoghi culturali che attraversano tutta Torino, da Villaretto a Mirafiori Sud, con una particolare concentrazione in circoscrizione 6.
Ora gli autori delle proposte vincenti parteciperanno ai successivi step di Bottom Up!: il percorso formativo pensato ad hoc per l’iniziativa e, il 1° aprile, il lancio delle campagne di crowdfunding a sostegno dei singoli progetti che resteranno aperte fino al 10 maggio, ultimo giorni del festival.

Nei prossimi giorni ci saranno numerose occasioni per approfondire i temi e gli autori delle 13 proposte; intanto, ecco una breve descrizione per ognuna di loro, in rigoroso ordine di arrivo delle candidature:

Risorgimento Social Club

Il Circolo Risorgimento di via Poggio, storica bocciofila ANPI di Barriera di Milano, si trova in un momento di forte cambiamento e necessità di apertura al quartiere. La proposta prevede la riprogettazione della pergola e del campo da bocce e il completamento della grande tettoia incompiuta adiacente al Circolo, trasformandola in uno spazio destinato a spettacoli, orti e partite a pallone.

Miraorti

Il progetto interessa la più grande area cittadina caratterizzata da usi illegali: gli orti abusivi di Mirafiori sud. L’obiettivo è restituire 6 ettari di verde pubblico al quartiere mantenendone la vocazione agricola, attraverso un processo partecipativo che vedrà impegnati volontari e gli stessi ortolani abusivi nella realizzazione di un grande parco di orti urbani, nel quale sperimentare nuove forme di agricoltura urbana e inclusione sociale.

Cortile Mondo, la natura si fa scuola

La scuola Chagall, i cui alunni per il 90% provengono da diverse parti del mondo, svolge un ruolo attivo nel combattere fenomeni di segregazione scolastica. La proposta intende ampliare le pratiche di didattica innovativa al giardino scolastico, trasformando l’area verde in luogo di integrazione e confronto. Il progetto prevede un intervento sul verde e la creazione di comunità attraverso laboratori e attività di animazione (cinema, musica, feste).

Il Furgoncibo

La proposta intende ridurre lo spreco alimentare attraverso la creazione di una cucina mobile in grado di recuperare, trasformare e distribuire le eccedenze della filiera alimentale torinese altrimenti inutilizzate; il progetto prevede di incrementare l’attuale rete di distribuzione e attivare dinamiche di trasformazione urbana e riappropriazione delle piazze che di giorno ospitano i numerosi della città, restando sottoutilizzate una volta finita l’attività di vendita.

WALL coming!

Il progetto prevede la costruzione di un nuovo spazio pubblico: un teatro all’interno del carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino, nel quartiere Lingotto, gestito dai ragazzi; sarà dedicato ad attività di aggregazione interne e sarà aperto alla città attraverso rassegne culturali. Uno spazio multifunzionale, che comprende anche una pizzeria. I ragazzi ospiti saranno coinvolti a partire dalla progettazione fino alla realizzazione, fruizione e gestione.

ConVi _ Stare insieme a Villaretto

La proposta mira a dare vita a una “Casa del Quartiere”, realizzata all’interno di un container nella piazza di accesso del quartiere Villaretto. ConVi sarà sede di incontro spontaneo e organizzato, attività culturali, artistiche e associative come workshop, progetti ricreativi, letture e scambi di libri, gestita da attori locali dei quartieri di Villaretto e di Falchera con il contributo speciale delle Biblioteche Civiche.

Mestieri in corte

La proposta consiste nella realizzazione di un “luogo dei mestieri” per attività artigianali con laboratori e caffetteria su 1.000 mq attualmente inutilizzati nel Distretto Sociale Barolo di via Cottolengo attualmente inutilizzati. L’intervento consiste nella conversione della tettoia in locali chiusi, nella realizzazione di laboratori e nella sistemazione degli spazi esterni con la formazione di una piazza e un porticato a forma ellittica.

28. Lo spazio di mezzo

Nonostante la presenza cinese a Torino sia consistente, manca un’occasione permanente di dialogo interculturale. Il progetto prevede la riattivazione di uno spazio in via Medici 28 per rispondere a questa carenza, dando vita a un nuovo luogo di scambio culturale sino-italiano. I locali, concessi dalla Circoscrizione 4, potranno ospitare attività di studio, lavoro ed eventi culturali, ma occorrono alcune opere di allestimento da realizzare attraverso un workshop.

Pietra Alta

La proposta prevede la ristrutturazione dell’immobile in via Cavagnolo 9 e l’annessione all’adiacente Piccolo Cinema, tramite 10 moduli container e la valorizzazione degli spazi esterni relativi ai due edifici. L’obiettivo è migliorare la connessione del Piccolo Cinema con il quartiere attraverso la co-progettazione di nuove attività, ad esempio presidio e sostegno agli abitanti, portierato di quartiere, biblio/videoteca, ludoteca, cucina e ristoro, orto e “fioriera di quartiere”.

Forno Sociale S.P.I.G.A.

Il progetto intende dare vita a un forno comunitario in Barriera di Milano; rappresenta la risposta al desiderio degli ortisti di vivere l’atto della panificazione come momento di integrazione e messa a sistema di risorse fisiche, culturali, sociali, ambientali, secondo i principi dell’economia circolare. Il progetto prevede la realizzazione workshop teorico-pratici, la progettazione di una biblioteca del grano e la creazione di una comunità pane degli orti.

Stiamo freschi!

Il cortile della Casa del Quartiere di San Salvario è uno spazio di 600 mq che svolge una funzione di aggregazione per abitanti di tutte le età. Si tratta però di una distesa di cemento, con pochi elementi ombreggianti e piccoli spazi perimetrali destinati al verde, con ridotte possibilità di utilizzo durante l’estate. Il progetto intende realizzare un sistema di pergole inverdite in corrispondenza delle sedute perimetrali che vadano ad aumentare lo spazio ombreggiato all’aperto.

Hear Me

Nasce per favorire l’inclusione sociale degli utenti psichiatrici che vivono nelle strutture residenziali che si affacciano sul giardino F. Piredda, nel quale verranno installati strumenti di diffusione sonora e altoparlanti realizzati attraverso iniziative di progettazione partecipata e autocostruzione. Questi strumenti diffonderanno una colonna sonora creata attraverso la registrazione dei suoni del quartiere ad opera dei pazienti delle strutture, degli operatori sanitari e dei cittadini.

CORTI.Lí _spazio e tempo per essere

Sui cortili alberati e comunicanti tra via delle Rosine e via Giolitti in centro a Torino si affacciano attività che ogni anno sono frequentate da 3600 famiglie, 600 studenti e 9000 fruitori adulti, dal mattino (servizi educativi) alle ore notturne (intrattenimento e cultura). Il progetto mira a trasformare i cortili in un luogo di connessione delle persone che li abitano, realizzando un hub a forte valenza comunitaria in cui le persone diventino parte attiva delle proposte.