È riservato ai giovani il concorso di progettazione bandito dal gruppo Sigit per creare un nuovo centro di innovazione nel cuore di Mirafiori, là dove sorge l’ex tipografia Mario Gros da anni dimenticata. Il concorso è programmato dalla Fondazione e la prima scadenza è il 27 aprile.
Dallo scorso lunedì gli occhi dei giovani progettisti sono puntati su un complesso simbolo dell’architettura industriale torinese del secondo dopoguerra: l’ex sede della tipografia Mario Gros di Torino di corso Orbassano 402/15, da anni dimenticata e ora al centro del concorso di progettazione Innovation Square Center.
Tra i punti di forza dell’iniziativa, la sperimentazione di una nuova procedura voluta dalla Fondazione per incontrare le necessità dei committenti privati.
Strutturato in due fasi, il bando è stato pubblicato sulla piattaforma on-line lunedì 26 marzo dalla società produttrice di componenti plastici e in gomma per il settore automotive e appliance Sigit per dare vita a un nuovo polo di innovazione dell’industria plastica.
A sostegno del concorso ANFIA, Unione Industriale, UniCredit e FERplant mentre la Fondazione per l’architettura / Torino ne ha curato la programmazione.
La scadenza è venerdì 27 aprile alle ore 12.00 e i destinatari dell’iniziativa sono gli architetti e gli ingegneri under 40; nel caso di raggruppamenti è sufficiente che la maggior parte dei componenti non abbia ancora compiuto il 40° anno di età.
L’obiettivo è creare un centro di innovazione in linea con le logiche di smartworking e di impresa 4.0 nel cuore di Mirafiori, là dove dagli anni ’60 sorge l’edificio disegnato dall’architetto Gualtiero Casalegno per la Mario Gros & C.
In particolare, i 3.500 metri quadrati e i tre livelli di questo complesso dovranno ospitare luoghi di incontro tra professionisti, aziende e industrie del settore, laboratori tecnologicamente avanzati, spazi di coworking, sedi di aziende e start-up, con tanto di parcheggio interrato robotizzato e di hub riservati a giovani desiderosi di sviluppare e sperimentare idee innovative.
Neanche a dirlo, i progettisti che vorranno mettersi alla prova dovranno anche escogitare le migliori soluzioni per minimizzare i consumi energetici.
Al termine della prima fase, che seguirà il tradizionale format delle procedure pubbliche, l’anonimato sarà sciolto e gli autori delle prime quattro proposte classificate saranno svelato per presentare i progetti alla committenza.
A ciascuno dei quattro spetterà un premio di € 7.000 e il vincitore si aggiudicherà inoltre l’incarico per il coordinamento delle fasi successive di sviluppo del progetto.
I dettagli del bando e le modalità di partecipazione sono specificati sul sito dedicato.