In attesa dell’incontro di Looking Around del 10 novembre con il collettivo londinese Assemble, vi raccontiamo due dei loro progetti: Yardhouse e Theatre on the Fly, due esempi di come sia possibile realizzare nuovi spazi dedicati alla cultura e alla creatività intrecciando arte, architettura e design.
Venerdì 10 novembre 2017, ore 19.00
Film Commission Torino Piemonte
Via Cagliari 42, Torino
Mancano due settimane all’appuntamento con Amica Dall, componente del collettivo artistico Assemble che ospiteremo durante l’incontro del ciclo Looking Around.
Vincitore dell’ambito premio d’arte contemporanea Turner Prize, il collettivo londinese è composto da 18 giovani architetti, designer e artisti che dal 2010 sperimentano pratiche interdisciplinari per ridare vita a edifici e interi quartieri dimenticati o per creare nuovi spazi dedicati alla cultura e alla creatività, sempre con un occhio di riguardo verso il coinvolgimento dei fruitori e verso la sostenibilità economica e ambientale.
Esemplificativo il caso di Yardhouse, un prototipo di nuovi spazi di lavoro a prezzi accessibili pensato per i creativi (in particolare designer e artisti). Commissionato e sostenuto dalla London Legacy Development Corporation, il progetto è stato realizzato nel 2014 ricorrendo a un budget ridotto; l’edificio è costituito da una semplice struttura in legno e da un sistema di rivestimento standard, che contrastano con l’unicità della facciata, interamente rivestita da piastrelle colorate a mano dagli architetti. Flessibilità e modularità sono le parole chiave che caratterizzano l’interno dell’edificio; distribuiti su due piani, gli spazi non hanno pareti fisse ma sono adattabili in funzione delle esigenze dei fruitori i quali possono scegliere se unire più unità indipendenti o introdurre nuove separazioni. Inoltre il complesso di Yardhouse è stato progettato e realizzato in modo da poter essere smontato e riassemblato altrove, a seconda delle necessità.
Adattabilità e mantenimento dei costi sono due criteri che hanno guidato gli Assemble anche nel disegno e nella realizzazione del Theatre on the Fly, un teatro temporaneo commissionato dal Chichester Festival Theatre (progettato da Philip Powell e Hidalgo Moya nel 1962) e costruito all’interno del parco circostante.
A metà tra teatro all’aperto e teatro indoor, il Theatre on the Fly ha ospitato per 9 settimane un ricco palinsesto di spettacoli teatrali prestandosi a diversi tipi di pubblico: durante le perfomance con numerosi spettatori, la struttura permetteva infatti di utilizzare anche il parco circostante come tribuna. Nel progettare il teatro,il collettivo si è ispirato alla parte più alta della torre scenica (in inglese flytower) dove trovano posto i macchinari con cui si spostano oggetti di scena e scenografie; impalcatura che gli Assemble hanno deciso di non nascondere alla vista degli spettatori per conferire un ruolo attivo all’edificio durante ogni esecuzione. Per la progettazione dell’architettura sono stati organizzati tre workshop con il Chichester’s Youth Theater, durante i quali sono stati esplorati spazi teatrali in tutto il mondo, mentre volontari tra i 16 e i 68 anni hanno contribuito alla sua realizzazione. Nonostante gli spazi generosi del teatro, i costi sono stati contenuti anche grazie alla scelta di materiali e processi costruttivi economici.
L’incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione per l’architettura / Torino Alessandro Cimenti e sarà moderato da Davide Tommaso Ferrando.
La partecipazione è libera fino a esaurimento posti, ma per avere la garanzia del posto a sedere e il riconoscimento di 2 crediti formativi professionali è necessario prenotarsi versando una quota per la copertura dei costi di segreteria; per iscriverti vai alla pagina dedicata.