Il protagonista dell’incontro dell’11 ottobre del ciclo Happy hour con il progetto è il Centro Visite del Gran Paradiso, un’architettura a forma di pigna esito di un concorso di progettazione.
Mercoledì 11 ottobre 2017 ore 18.00
Circolo della Stampa – Palazzo Ceriana Mayneri
Corso Stati Uniti 27, Torino
Si avvicina il prossimo appuntamento di Happy hour con il progetto, il ciclo pensato per scoprire i diversi passaggi che hanno portato alla realizzazione di opere architettoniche attraverso la voce dei rispettivi progettisti, invitati a condividere con i presenti in aula la loro esperienza.
Mercoledì 11 ottobre sarà il turno del nuovo Centro Visita di Campliglia Soana “L’uomo e i coltivi”, un progetto realizzato alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso dagli architetti Hermann Kohllöffel, Alessandro Rigazio e Andrea Tonin, che racconteranno le diverse vicissitudini che si sono presentate lungo il percorso.
L’opera, inaugurata lo scorso luglio, è il risultato di un concorso di progettazione promosso nel 2007 dal Parco Nazionale con l’obiettivo di dare vita a un centro per la valorizzazione della cultura e degli aspetti agricolo-paesaggistici locali e per sperimentare nuove soluzioni sostenibili per lo sviluppo dell’agricoltura del territorio, facendo da ponte tra tradizione e innovazione.
I progettisti hanno risposto alle richieste dando vita a un edificio ogivale sviluppato su due livelli e che, grazie alla copertura rivestita in legno che scende fino ad avvolgere l’intero piano superiore, assume la forma di un’enorme pigna adagiata su un pendio erboso, mimetizzandosi con l’ambiente alpino circostante.
Il piano inferiore seminterrato ospita il presidio delle Guardie del Parco e locali tecnici e amministrativi, mentre il secondo piano interamente destinato al pubblico è stato pensato con tramezzature e separazioni tra le funzioni che permettono una percezione unitaria dell’ambiente e che favoriscono un’illuminazione naturale. Qui trovano spazio aule per incontri e workshop e un percorso di visita dedicato alla biodiversità e alle tradizioni del territorio, che conduce i visitatori fino all’area esterna di 2.500 metri quadrati.
In linea con gli obiettivi della committenza che intende incentivare forme di turismo sostenibile, per la realizzazione dell’edificio si è ricorso a materiali e tecnologie dal basso impatto ambientale: grazie a un impianto idroelettrico e a un sistema fotovoltaico integrato alla copertura, la struttura è in grado di produrre il 100% dell’energia elettrica di cui ha bisogno.
L’incontro sarà coordinato dal presidente della Fondazione Alessandro Cimenti e prevede il riconoscimento di 2 crediti formativi. Per partecipare iscriviti dalla pagina dedicata entro venerdì 6 ottobre.