Sono i concetti che hanno ispirato la realizzazione degli 80 appartamenti di edilizia sociale a Salou e la conversione dell’ex fabbrica di Mataró, due progetti firmati dall’architetto catalano Toni Gironès Saderra che il 20 aprile ospiteremo a Looking Around.
Giovedì 20 aprile 2017 ore 18.00
Film Commission Torino Piemonte, Sala Il Movie
Via Cagliari 42, Torino
Cos’è, in poche parole, l’architettura? Se lo chiedessimo a Toni Gironès Saderra, l’architetto che giovedì 20 aprile ospiteremo durante l’incontro di Looking Around, probabilmente ci risponderebbe che è “lo spazio di intermediazione tra noi e il luogo in cui viviamo”. Per il progettista catalano, infatti, l’obiettivo di un’architettura deve essere quello di raggiungere il massimo livello di abitabilità possibile, in relazione ai materiali di cui si dispone, all’ambiente in cui si lavora e, soprattutto, alle esigenze di chi ci andrà a vivere.
Ne è una prova il progetto per 80 appartamenti di edilizia sociale che ha realizzato nel 2009 a Salou, un Comune sulla costa catalana a sud di Tarragona. L’intervento sorge in un contesto agricolo e conta due blocchi di 4 piani e di 15×52 metri ciascuno. Nel disegnare il progetto, Gironès ha voluto mettere in dialogo gli appartamenti con il loro contesto, creando ambienti di connessione tra queste due diverse realtà; una soluzione escogitata per rimediare alle rigide regole di pianificazione locale cui doveva sottostare, pensate per una rapida crescita urbana a discapito dell’interazione degli edifici con l’ambiente circostante. Ogni piano ospita 10 appartamenti, tutti disegnati sullo stesso modello per un’ottimizzazione dei costi. I piani terreni sono leggermente sopraelevati rispetto al livello del suolo, permettendo all’aria e alla luce naturale di raggiungere i parcheggi interrati.
Le zone di accesso e gli spazi comuni dei due blocchi fanno da cuscinetto tra gli appartamenti e l’esterno e gli ambienti all’aperto si lasciano colonizzare dalla vegetazione che, insieme ai piccoli pioppeti che circondano gli edifici, danno un po’ di sollievo durante il caldo dell’estate. Tutti gli spazi sono stati pensati per adattarsi alle diverse condizioni climatiche: realizzati con materiali semplici e poco costosi, richiedono poca manutenzione e grazie a un’attenta disposizione riescono a creare condizioni ottimali di abitabilità indipendentemente dal periodo dell’anno in cui ci si trova.
Interessante anche il progetto di conversione dell’antica fabbrica Can Minguell del Comune catalano di Matarò, commissionato dal Comune per offrire alla città un nuovo spazio che si prestasse a usi sia pubblici che privati. All’interno dei suoi 2.100 metri quadrati disposti su quattro piani, oggi l’ex complesso industriale ospita un bar e uno spazio polivalente per mostre e laboratori a disposizione dei cittadini, cui si aggiungono uffici privati e spazi per le riprese cinematografiche.
Nell’intervenire su quest’architettura risalente al 1850, Gironès ha voluto mantenerne il più possibile la struttura originale, conservando lo spazio creato dalle ampie volte a timpano e valorizzando la diversità degli elementi che caratterizzano l’ex complesso, mettendone in luce la sua essenza.
Inoltre il progetto tiene conto del flusso dei diversi fruitori che quotidianamente si muovono all’interno dell’edificio: rispettando la disposizione dei due nuclei principali preesistenti, sono state ridisegnate le connessioni tra i diversi ambienti in risposta alle nuove destinazioni d’uso.
La partecipazione all’incontro è libera fino a esaurimento posti.
Per avere la garanzia del posto a sedere e il riconoscimento di 2 crediti formativi professionali è possibile prenotarsi attraverso la pagina dedicata, versando una quota di € 15 + iva (€ 18 + iva per chi non è iscritto all’Ordine degli Architetti di Torino e per chi non è Amico della Fondazione) per la copertura dei costi di segreteria.