Alle 20.00 di venerdì 2 dicembre si alzerà il sipario del teatro Vittoria per “Architetti, istruzioni per l’uso. Dialoghi teatrali semiseri”, la performance per riflettere tra qualche risata e grattata di capo su una spinosa questione: a cosa serve l’architetto?
ARCHITETTI, ISTRUZIONI PER L’USO. DIALOGHI TEATRALI SEMISERI
Venerdì 2 dicembre 2016 ore 20.00
Teatro Vittoria
Via Antonio Gramsci 4, Torino
Ingresso gratuito
Torna in scena Architetti, istruzioni per l’uso. Dialoghi teatrali semiseri, la performance teatrale prodotta dalla Fondazione e dall’Ordine degli Architetti di Torino per riflettere, tra qualche risata e grattata di capo, sul rapporto tra architetto e società.
Partendo dalle risposte alla domanda “A che serve l’architetto?” poste ai cittadini intenti a passeggiare per le strade di Torino e dintorni, dall’impiegato incravattato allo studente scapigliato, il regista Davide Barbato ha dato vita a una rappresentazione che indaga alcuni dei temi più spinosi dell’architettura attraverso un linguaggio accessibile a tutti ma allo stesso tempo per nulla banale.
A salire sul palcoscenico del Teatro Vittoria, alle 20 di venerdì 2 dicembre, saranno lo stesso Davide Barbato e l’attrice Chiara Cardea nei panni di due cittadini che vivono e osservano l’architettura, in dialogo con Davide Tommaso Ferrando e Nina Bassoli, due curatori di architettura che offriranno il proprio punto di vista sul concetto di bellezza, sulla progettazione in condizione di scarsità di risorse e sul coinvolgimento delle comunità nel disegno dei luoghi.
Attraverso questa produzione cross disciplinare, la Fondazione intende dimostrare che è possibile parlare di architettura anche attraverso altri linguaggi, un obiettivo che continuerà a perseguire durante il 2017 attraverso un nuovo calendario di iniziative e nuove opportunità di collaborazione.
Scarica la locandina dello spettacolo.
Si tratta della seconda rappresentazione della performance: il debutto è andato in scena il 7 luglio in occasione di Architettura in Città e ve ne proponiamo un piccolo assaggio: