L’incontro con l’architetto belga è stato rinviato. Nell’attesa ecco due interventi di riuso del suo studio nominati per il Mies van der Rohe.
Incontro rinviato a data da destinarsi
Film Commission Torino Piemonte, Sala Il Movie
Via Cagliari 42, Torino
L’ospite della prossima tappa di Looking Around sarà l’architetto Jo Taillieu (1971), parte del trio belga composto inoltre da Jan De Vylder (1968) e Inge Vinck (1973), fondatori dello studio architecten de vylder vinck taillieu. È molto ricca l’attività progettuale di questo studio, che avremmo voluto avere tra i nostri relatori sin dalla prima edizione del ciclo di incontri, e spazia tra ristrutturazioni e nuovi interventi, singole architetture e distretti urbani.
Questa settimana iniziamo a raccontarvi due interventi di riuso, entrambi nominati per il Premio Mies van der Rohe:
Riqualificazione, riorganizzazione e ampliamento del centro servizi di Ledeberg (2016) – Nominato al Premio Mies van der Rohe 2017: l’edificio ospitava la sede della Città di Ledeberg, prima che questa diventasse un sobborgo di Ghent, e successivamente alcune funzioni amministrative. Nel 2006 è stata avviata una riconversione completa dell’edificio: gli architetti dello studio de vylder vinck tailleu nel loro intervento hanno appena toccato la facciata frontale ottocentesca, unico elemento architettonico rimasto inalterato nei rimaneggiamenti dell’edificio e molto simbolico per la città; viceversa la facciata posteriore ha subito grandi trasformazioni con l’inserimento di nuovi volumi e aperture di luce per rispondere alla necessità di dare sede a nuove funzioni che nell’edificio originario non potevano trovare spazio. L’originaria sede comunale costituisce un quartiere, al cui interno sono stati creati inoltre giardini ad assegnazione pubblica restituendo alla cittadinanza parte di quello spazio.
Twiggy (2011) – Nominato al Premio Mies van der Rohe 2013: l’intervento di ristrutturazione di una casa autonoma del XIX secolo in un negozio è partita dalla necessità di avere spazi per la vendita in tutti i piani dall’edificio; le scale esistenti tuttavia erano troppo strette, non conformi alla normativa e non consentivano visibilità tra un piano e l’altro. I progettisti hanno ridisegnato la scala affinché attraversasse tutti i piani e hanno eliminato un piano e creato nuovi punti di osservazione sulla vecchia e sulla nuova scala e sugli ambienti attraverso l’apertura di varchi in sostituzione di porte e finestre. Il tutto mantenendo i segni del passato dell’edificio.
L’incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione per l’architettura / Torino Alessandro Cimenti e, alla lezione di Jo Taillieu, seguirà una conversazione tra l’ospite e il moderatore Davide Tommaso Ferrando e la possibilità per il pubblico di intervenire nel dibattito.